di Josafat
In tema di crisi generale e, in particolare, della crisi della previdenza complementare, ci hanno telefonato una serie di agenti. Esprimono preoccupazione per le sorti del loro Fondo di Pensione complementare. Si chiedono se, quando sarà giunto il momento , riceveranno il quantum atteso.
Il Fondo Pensione Agenti Professionisti di Assicurazione è alimentato dai versamenti degli agenti, che beneficiano anche di un contributo da parte delle compagnie. Nato nel1975, ha un portafoglio gestito di 900 milioni di euro e conta oggi su 15.700 iscritti contribuenti, a fronte di 10.300 pensionati. Nel consiglio di amministrazione figura anche una rappresentanza dell’ANIA.
Gli agenti “preoccupati” si sono mossi anche perché è notorio che sono sempre meno i giovani che intraprendono la professione agenziale e dunque è automatico che ne deriveranno squilibrio fra versamenti e erogazioni.
Si sa inoltre che la Covip, l’organo di vigilanza sui fondi pensione, ha chiesto di attenersi a norme molto stringenti sul calcolo delle riserve e che Francesco Pavanello, da neppure un anno presidente del consiglio di amministrazione del Fondo Pensione, ha sul tavolo il progetto mirato a una riforma strutturale. Indispensabile per rispondere alle problematiche legate soprattutto alla caduta del numero dei nuovi aderenti.
Dicono anche – sempre gli agenti – che non possono permettersi di scoprire che la loro previdenza complementare è appesa al filo dell’incertezza. Ci farebbero una grama figura. Soprattutto a livello di immagine e reputazione nei confronti dei loro clienti. “Che lo venissero mai a sapere!”
Dovrebbe rincuorarli la lettura dell’articolo a firma di Paolo Bullegas sull’ultimo numero de “L’Agente di Assicurazione”, il bimestrale del Sindacato Nazionale Agenti. Il cui titolo è “And the winner is … FPA vince l’IPE Awards 2013 nella categoria “Small Pension Fund”.
La cerimonia di assegnazione è avvenuta a Amsterdam, il 21 novembre scorso. Con questa motivazione: “Un approccio Alm robusto, con un buon rendimento e un portafoglio con basso profilo di rischio a copertura delle passività fino al 2041”.